I campi di grano
Bild/Illu/Video: Luciano Ragazzo

I campi di grano

Cosa c’è di così misterioso nel granello di una spiga

Cosa c’è di così burlesco nel volare tra le spighe

Nella notte il tuo profumo sale su sino alle narici

Ed una bimba danza, tra le spighe umide

Disegnando dei cerchi si inchina al divino cosmico

Il cuore prende il volo, tra le braccia dell’amore

Due braccia volteggiano nella danza e si adagiano

Sul tuo corpo, giovane donna dai capelli color oro

Creano pentagrammi d’amore e pittogrammi colorati

Il tuo volteggiare tra le ali dell’amore, ti rende visibile

Al mondo piccola giovane donna, dai capelli color oro

La notte è lunga e misteriosa, immensa e solenne

I lupi ululano, i bambini urlano di gioia, le genti danzano

Voglio che il mio cuore risvegli i sensi degli amanti

Voglio che il mio cuore desti la giusta curiosità agli amanti

Voglio che il mio cuore faccia gustare il nuovo sapore dell’amore

Lasci che il tuo corpo non diventi una vetrina, piccola donna

Chi ti ospiterà apprezzerà molto, il tuo essere unica

La tua tempesta ti porta a correre tra le spighe dorate

Quasi come un preavviso di sentirti il cuore che impazzisce

Cupa e tenebrosa diventa la notte senza la luna

Il tuo cuore vola basso quasi a voler toccare le spighe

Avvolta nella paura e nella sua forza, apre le ali su un mare di spighe

Ed il vento ti trascina via lasciandoti librare, nei cieli dove la notte

Volge al termine, quasi burrascoso oltre le colline, che proteggono

Il volo leggiadro della piccola giovane donna dai capelli color oro

Gli innumerevoli sentieri che disegna sembrano infiniti

Non reprimere o soffocare le tensioni espresse nel volo

Le infinite spighe dorate sotto il cielo dell’alba in lontananza

Agitato cielo mattutino, esci dalla tristezza e dalla solitudine

Accogli la fertilità e dai vita al tuo futuro

Il giallo oro delle spighe, il blu del cielo del mattino, fresco

Si profuma di note festanti ed assume toni amorevoli e luminosi

Che sinfonia il tuo volteggiare, la dolcezza viene depositata nel librarsi

La notte sta ormai per soccombere, vinta dalla luminosità

Che implacabile, la avvolgerà completamente, la giovane donna

Contemplerà, impotente, la tempesta d’amore che da li ha poco

Si scatenerà, come l’aquila ama disegnare le proprie forme libere

Lei guarda fuori il cielo privo di nuvole, dove una leggera brezza

Accarezza le spighe di grano, e sente in sé la rivolta di essere donna.

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