Giulia ed il suo amico Dodo
Quando finisce la pioggia Giulia saluta il suo giardino, chiedendo loro: «Posso lasciarvi sole? Dopo essersi connesse con loro, va.»
Di lì a poco le squilla il telefono. Il suo amico Dodo è un tipo al quale piace ridere e scherzare senza freni: «Sei a casa? Passo a prenderti? Andiamo giù in centro?»
Giulia però, nel vedere i benefici della chiamata del suo amico Dodo, accetta senza indugio non vuole rimanere sola e chiusa: sarebbe come sprecare un dono del cielo.
«Potremmo stare fuori sino a domani mattina, visto che è venerdì sera.»
Dodo ci pensa un poco, poi conclude: «Va bene! Sarò li da te, tra meno di mezz’ora.»
Dodo attraversa la città sotto una leggera pioggia, con la sua auto a motore, elettrico, sembra imprendibile. Davanti, c’è il bus pieno zeppo, le persone sembrano legate ai mancorrenti. Bici, persone che camminano sembrano una cosa sola, anzi qualche persona e completamente avvolto nella sua giacca a vento, non si vedono più, e si vede solo un gran frastuono di clacson. Ogni tanto Dodo guarda nello specchietto retrovisore e ogni volta gli sembra che il traffico stia aumentando, sempre più macchine e più persone che camminano sotto i porticati.
Quando Dodo arriva sotto casa di Giulia, i bambini giocano sul marciapiede, bagnandosi tutti, però sono tutti contenti e gridano: «Passa la palla! Passa la palla!»
Dodo: «Ma no, cosa dite? Non avete ancora vinto contro di me. C’è ancora tempo... state attenti vi faccio una serie di dribbling e tunnel e poi un gol, cosa ne pensate.»
I suoi piccoli amici, un po’ irritati dicono: «Questa partita la stiamo già perdendo, contro di loro visto che sono anche più grandi. Aiutaci a vincerla questa partita. Se perdiamo, dovremo uscire noi.»
Dodo: «State facendo un torneo?»
«Si, loro hanno fatto già 3 gol e noi niente. Dodo dice ai piccoli: guardate che è solo una partita di pallone tra amici? Mentre si toglie la giacca per poggiarla in macchina, si sente chiamare da Giulia.» Lei abita in una casa tutta sua su più piani. Dodo gli dice mi servono 5 minuti e salgo su, i più piccoli stanno sotto di tre gol.
Giulia: andiamo a cena fuori o preparo io qualcosa? Lui guarda verso la finestra, mentre venivo ho prenotato al Frantoio. Giulia: va bene ti aspetto su.
Da quando ha lasciato la mansarda per traslocarsi in questa casa su più piani, la vita di Giulia è molto migliorata.