«Marlene Dietrich»
I tuoi passi li sento da lontano
nell'avvicinarti allo zerbino
mia dolce Venere amata
nella notte di luna nuova.
Il delicato profumo della tua pelle
penetra nel mio essere
sconvolgendo il mio esplodere
spogliandomi nel mio animo,
mettendo a nudo le mie inclinazioni.
Parlami Venere della tua vita
parlami senza paura mia amata
parlami dei tuoi amori vissuti
parlami dei tuoi vuoti silenzi
parlami dei tuoi mondi.
Non oso guardati mia amata
la mia timidezza síinfrange
nella vostra illimitata bellezza.
Vi ho rivisto con la luce del mattino
essendo fuggita via dal mio spirito libertino.
Lasciando dentro di me il dolore
il quale batte nel mio dolente cuore
raccontami della tua notte pura
raccontami della tua notte piena di paura.
Dolce Venere signora della beatitudine
dolce Venere signora della solitudine
dolce Venere il tuo cuore batte in una rondine
di primavera venutami incontro con un raggio di sole.
Prepotentemente entrato nelle mie scure stanze
portando con sÈ il tuo messaggio di solitudine
aggrappati a lei mia amata vola sulle isole
dove la tua immensa luce Ë venerata
ritrova la via dorata, mia alata, mia amata.
Essa vive sulle spiagge del tuo mondo
in riva a quel mare che ti ha generato!
Parlami del tuo mondo
mia Venere amata!